SriChinmoy.org
it More about Sri Chinmoy
x

Il poeta e la poesia

Un poeta ha tre nomi molto speciali: il cercatore di delizia di ieri, il veggente di delizia di oggi e il preparatore di delizia di domani.

Ci sono tre tipi di poeti: poeti ordinari, grandi poeti e poeti veggenti. I poeti ordinari crescono come funghi in numero infinito. I grandi poeti sono pochi e rari e sono anche conosciuti come poeti nati. I poeti veggenti sono delle altezze supreme. Un veggente è colui che immagina il presente, il passato e il futuro tutto in una volta.

La poesia ha tre nomi molto speciali: ispirazione-mente, aspirazione-cuore e bellezza-vita.

Dio voleva avere un Suo giardino molto, molto speciale. Ha chiesto al suo figlio poeta di essere il giardiniere. Ha anche chiesto al giardiniere di creare un giardino più bello possibile e, allo stesso tempo, più piccolo possibile.

Il poeta-giardiniere chiese devotamente a Dio se ci fosse qualche scopo esoterico per cui il giardino dovesse essere più piccolo del più piccolo e bello, più bello, il più bello.

Dio disse al Suo nuovo poeta-giardiniere: "Che cos'è la poesia, se non la Mia vera Bellezza? Non ricordi l'espressione immortale del mio figlio-poeta inglese Keats: "Una cosa bella è una gioia per sempre."? Bellezza e Infinito sono inseparabili. Voglio rivelare l'Infinito che sono, attraverso il finito che ugualmente sono. Perciò ti chiedo di crearmi un giardino di bellezza insondabile e bellezza insuperabile".

Dio disse inoltre al Suo poeta-giardiniere: "Figlio Mio, una volta che avrai portato a termine il tuo compito con Mia Soddisfazione, ti affiderò un altro compito: sarai l'unico suonatore di flauto nel Mio giardino. Amanti della Bellezza dell'Infinito, dai quattro angoli del globo, visiteranno e berranno in profondità la bellezza del nostro giardino."

La differenza tra uno scrittore di prosa e un poeta è questa:

Uno scrittore di prosa è un marciatore. Marcia e marcia lungo la Strada dell'Eternità per arrivare alla Meta dell'Infinito!

Un poeta è un cantante. Canta e canta lungo la Strada dell'Eternità per arrivare alla Meta dell'Infinito!

Lo scrittore di prosa ha gambe tonanti.
Il poeta ha piedi fulminei.
Arrivato a destinazione, il prosatore dichiara,
"Sono diventato."
Arrivando alla stessa destinazione, il poeta sussurra,
"Io sono eternamente."

Scrivo prosa e poesia da oltre mezzo secolo. Navigo con gioia e orgoglio sulla barca di Coleridge:

"Vorrei che i nostri poeti intelligenti ricordassero: 'Prosa: parole nel loro ordine migliore. Poesia: le parole migliori nel loro ordine migliore."

Ancora una volta, è illuminante leggere un commento di Rabindranath Tagore, il maestro poeta indiano, che vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1913. Egli scrive:

"Mi chiedo perché la scrittura di pagine di prosa non dia nulla di simile alla gioia di completare una singola poesia. Le proprie emozioni assumono una tale perfezione di forma in una poesia, possono essere prese con le dita, per così dire. Mentre la prosa è come un sacco pieno di materiale sfuso, che non può essere maneggiato come si vorrebbe."

Leggo poesia per alleggerire la mia mente e illuminare il mio cuore.

Leggo poesia per addolcire la mia mente amara.

Leggo poesia per sostituire i dolori del mio cuore con l'estasi della mia anima.

Leggo poesia per trasformare la mia mente-giungla umana nel mio cuore-giardino divino.

Leggo poesia per scandagliare i miei mondi interiori e per scalare i miei mondi superiori.

Leggo poesia per vedere e sentire la Bellezza della Divinità nel cuore dell'umanità.

Leggo poesia per guardare il nascondino tra le lacrime che scorrono del mio cuore, ed i sorrisi sboccianti della mia anima.

La poesia insegna al mio cuore infinitamente più di quanto predichi alla mia mente.

La poesia antica si struggeva per la libertà interiore. La poesia moderna ha fame di libertà esteriore.

Poiché, secondo molti, io sono un poeta moderno, non saprei come sfuggire all'inconfutabile osservazione di Goethe sui poeti moderni: "I poeti moderni mescolano troppa acqua al loro inchiostro!"

La poesia antica prestava più attenzione all'Inconoscibile che al conoscibile. La poesia moderna massimizza il potere del conoscibile e permette all'Inconoscibile di rimanere un estraneo, un perfetto estraneo.

L'antica nave-poesia era molto spesso sovraccarica di passeggeri lettori di poesie. La moderna nave-poesia è molto spesso vuota di passeggeri lettori di poesie.

Ora, che dire di coloro che non sono affatto amanti della poesia, no, nemmeno lettori di poesie? Non si curano minimamente né della poesia antica né della poesia moderna. Caro pubblico, con il permesso delle vostre anime, sento profondamente una dichiarazione di Anthony Hope Hawkins:

"Vorrei che ogni tanto leggeste un po' di poesia. La vostra ignoranza impantana la mia conversazione!"

La poesia antica amava nuotare nel mare delle lacrime. La poesia moderna ama navigare nell'oceano delle risate.

La poesia dice al mondo: "O mondo, io sono un fiore. Apprezza la mia bellezza se vuoi. Gioisci della mia fragranza se vuoi. Ma non aspettarti da me altro che la mia bellezza e la mia fragranza. Se ti aspetti qualcosa di più, sarai destinato alla delusione."

La poesia dice al mondo: "O mondo, posso insegnarti a sorridere, anche mentre piangi".

Anche nel mio caso, ho la mia poesia antica e la mia poesia moderna. La mia poesia antica incarnava il mio grido interiore:

Un mare di pace, gioia e luce
Al di là della mia portata lo so.
In me la notte piangente agitata dalla tempesta
Trova spazio per infuriare e fluire.

La mia poesia moderna rivela il mio sorriso interiore:

Sto volando e volando
Sulle ali dell'immortalità
Nel cielo dell'infinito.

Quando ho iniziato il mio viaggio di poesia, le mie esperienze e realizzazioni interiori si sono espresse spontaneamente attraverso l'aspetto del Potere:

Nessuna mente, nessuna forma, esisto solo;
Ora cessò ogni volontà e pensiero.
La fine ultima della danza della Natura,
Io sono Colui che ho cercato.

Il mio spirito consapevole di tutte le altezze,
Sono muto nel nucleo del Sole.
non baratto nulla con il tempo e le azioni;
Il mio gioco cosmico è compiuto.

Mentre continuo il mio viaggio di poesia, le mie esperienze e realizzazioni interiori si esprimono spontaneamente attraverso gli aspetti di umiltà e devozione:

Mio Signore,
Il Tuo Amore ha intrappolato i miei occhi,
Il mio cuore, la mia vita e il mio tutto.
Mi permetti di intrappolare
La sacra polvere dei Tuoi Piedi?

Durante il mio viaggio di poesia, il mio albero di poesia ha sviluppato vari rami: filosofia, preghiera, religione, spiritualità, il mio amore per la bellezza della natura, il mio amore per la creazione di parole, che la lingua inglese mi permette indulgentemente di esplorare, ed i miei costanti amore, preoccupazione e speranza, per questo nostro mondo.

Quando il nazionalismo cattura la mia mente, canto con tutta l'anima:

Amo profondamente la mia India
E il suo secolare silenzio-pace.

Quando l'internazionalismo abbraccia il mio cuore, offro a Dio il mio cantico di preghiera insonne e costante:

Mio Signore, dammi la capacità
Di asciugare ogni lacrima
Da ogni cuore.

Ovunque io vada, la bellezza della Natura entra in me e mi nutre di abbondante ispirazione:

Il cielo mi chiama.
Il vento mi chiama.
La Luna e le stelle mi chiamano.
I boschi verdi e fitti mi chiamano.
La danza della fonte mi chiama.
I sorrisi mi chiamano, le lacrime mi chiamano.
Una debole melodia mi chiama.
Il mattino, il mezzogiorno e la sera mi chiamano.

Tutti cercano un compagno di giochi.
Tutti mi chiamano: "Vieni, vieni!"
Una voce, un suono, tutt'intorno.
Ahimè, la Barca del Tempo continua a navigare!

Fu Orazio a offrirci la seguente illuminante definizione dei poeti: "Poeti, primi istruttori dell'umanità".

Posso aggiungere:

"Poeti, i primi amanti di Dio la Bellezza
della creazione-Natura di Dio."

La poesia non è qualcosa da capire.
La poesia non è nemmeno qualcosa da sentire.
La poesia è qualcosa per scoprire la propria Realtà universale.
La poesia è qualcosa per scoprire la propria Divinità trascendentale.

Sono profondamente onorato di parlare con voi in questa augusta sala dedicata a Theodore Roethke, lo stimato poeta americano che è stato un amato professore e poeta, residente in questa università. Secondo la mia modesta opinione, Theodore Roethke era davvero un amante di Dio la Bellezza in Dio la Creazione. Vorrei concludere il mio intervento di oggi invocando la presenza della sua luminosa anima-illuminazione: "The Light Comes Brighter" che celebra l'arrivo simultaneo della primavera nella natura e nella mente:

"… presto un ramo, parte di una scena nascosta,
La mente frondosa, che a lungo fu strettamente avvolta,
Trasformerà la sua sostanza privata in verde,
E giovani germogli si diffondono nel nostro mondo interiore."

Mio stimatissimo presidente Shawn Wong, mio adorato professore Charles Johnson, la vostra università è unica per il suo motto: "Lux Sit", "Let there be Light" [Luce sia]. Il vostro amore per la luce, sia la luce dell'anima che la luce della mente, è sommamente impareggiabile. Oggi mi state onorando gentilmente e compassionevolmente, e mi state benedicendo con il Premio The Light of Asia. Nel silenzio-segretezza-estasi sto seminando i semi delle lacrime di gratitudine e sorrisi di gratitudine del mio cuore, nel giardino dei vostri giardini di bellezza impareggiabile.

Kane Hall
Seattle, Università di Washington
2 aprile 1998
Dopo aver ricevuto il premio "Light of Asia Award" dall'Università di Washington