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Poesia, Poeta

Prosa tu puoi scriverla. Prosa lui può scriverla. Prosa, anche io posso scriverla. Ma Dio scrive poesie attraverso di te, attraverso di lui e anche attraverso di me.

La poesia è la scorciatoia per raggiungere la sottile e tangibile Meta delle mete, Diletto infinito. Una poesia inizia in lacrime e finisce in sorrisi crescenti.

Il poeta saluta l'alba del sogno di domani, e poi trasforma l'alba del sogno di domani nel giorno della realtà di oggi.

Facciamo un deplorevole errore quando cerchiamo di capire la poesia. La poesia non va capita. La poesia va sentita. La poesia va amata. Cercare di capire una poesia è come toccare una rosa dalle innumerevoli spine. Cercare di sentire una poesia è tenere amorevolmente una rosa senza una sola spina. E amare una poesia significa crescere immediatamente nella bellezza e nella fragranza della rosa stessa.

L'anima del poeta crea. Il cuore del poeta dà origine. Gli occhi del poeta danno inizio.

Dentro ogni essere umano c'è un poeta. Questo poeta può portare giù le più alte vette della verità e, allo stesso tempo, può eclissare potentemente la più oscura falsità se e quando la necessità lo richiede.

La poesia sussurra: "O miei amici, o miei ammiratori, adoratori e amanti: metri e movimenti metrici di danza, giambus, trochee, anapaest, spondee ed altr, sono i miei figli prediletti. Possono scalare l'altezza incommensurabile, scandagliare la profondità più profonda, e correre la più lunga distanza. Intraprendiamo il viaggio dell'Eternità con i miei figli, i miei figli affezionati!"

Quando scriviamo una poesia, o leggiamo una poesia con dono-di-sé, trascorriamo un momento silenzioso con Dio la Bellezza, Dio la Compassione e Dio la Soddisfazione.

Io sono un poeta. Ho iniziato a scrivere poesie fin dalla mia infanzia. Prima di scrivere una poesia piena di sentimento, potente e significativa, mi concentro con il mio occhio della visione, medito con il mio cuore di liberazione e contemplo con la mia anima di realizzazione. E poi focalizzo la mia macchina fotografica della vita sulla Divinità trascendentale di Dio e sulla Bellezza universale di Dio.

Dopo che ho scritto la poesia con anima e devozione, il Poeta Assoluto Supremo, con mia estrema sorpresa, mi dice di aver già pagato il mio biglietto per raggiungere la più alta vetta dell'estasi sconfinata.

Quando leggo la poesia in assoluto silenzio, l'anima della poesia mi dice: "Entra, entra. Ah, sei venuto a vedere il vero in me!"

Ci sono poeti, poeti ordinari, poeti grandi. Di nuovo, ci sono poeti veggenti. I poeti veggenti sono di altezze supreme. Un veggente è colui che immagina il presente, il passato e il futuro, tutti in una volta.

La grande differenza tra musica e poesia è questa: la musica è un linguaggio universale. Non devo imparare una lingua particolare per apprezzare la melodia, il sentiento profondo, e la pienezza della musica. Proprio perché la musica ha un fascino universale, posso apprezzare, ammirare e amare la musica. Ma la poesia che ha un fascino universale, è la creazione di un poeta veggente. "Veggente" in sanscrito è drashta, colui che ha libero accesso al passato, al presente e al futuro, e ha la rara capacità di crescere divinamente e risplendere supremamente.

Si dice che poeti si nasce e non si diventa. Sfortunatamente, non mi sottoscrivo e non posso sottoscrivere questa visione. Ho visto moltissimi poeti nella mia vita, che non sono nati poeti, ma in virtù degli aneliti ascendenti dei loro cuori, e delle loro vite concentrate e dedicate, sono diventati eccellenti poeti. Quindi, se è vero che poeti di nasce, è altrettanto vero che poeta si può diventare. Qui tra il pubblico, sono sicuro che ci sono alcuni che non sono poeti, ma allo stesso tempo hanno un genuino desiderio di diventarlo. A loro desidero offrire alcuni suggerimenti umili e pieni di sentimento.

Vuoi essere un poeta. Puoi essere un poeta. Sei destinato a diventare un poeta. Non lasciarti irretire dal dubbio. Autocritica: no, no, no; entusiasmo per se stessi: sì, sì, sì. Prova a liberare la tua mente per qualche minuto dal groviglio del pensiero. Solo per pochi minuti cerca di mantenere la tua mente silenziosa. Non dico per poche ore, lungi da ciò! Solo per quattro o cinque minuti tieni la mente in silenzio. E poi posiziona la tua mente silenziosa sul bellissimo trono  illuminante e appagante che il tuo cuore ha creato per te.

Quando scrivi una poesia, puoi leggerla più e più volte, tutte le volte che vuoi. Ogni volta che la leggi, puoi provare ad aumentare la gioia del tuo cuore con il tuo potere di immaginazione. L'immaginazione è un mondo a sé stante. Il Creatore ha creato la Sua creazione. Sta osservando la sua creazione e sta gioendo della la sua creazione. Esattamente allo stesso modo, puoi creare una poesia, osservarla, e gioirne. Tu sei il creatore, tu sei l'osservatore e tu sei il fruitore.

Ci sono critici qui, là e ovunque. Non devi ascoltare il coro di critiche impossibili. I critici, si dice, sono i peggiori fallimenti. C'è una notevole verità in questo. Il nostro obiettivo è la perfezione. È l'entusiasmo e non la critica che può perfezionarci. L'autocritica non è la strada giusta. Ciò di cui abbiamo costantemente bisogno è un anelito interiore. È attraverso l'autoricerca e l'autoilluminazione che possiamo arrivare alla perfezione. Ciò di cui abbiamo bisogno in ogni momento è entusiasmo in misura smisurata e non le critiche degli altri o anche l'autocritica.

La poesia è l'anelito di aspirazione dell'umanità, e la poesia è il frutto-appagamento della Divinità. Sono moltissimi i piani di coscienza da cui possono discendere le poesie. E ancora, il poeta può anche salire come un uccello, in alto, più in alto, più in alto ancora, ed entrare in questi piani di coscienza e far discendere la verità, la luce e la gioia più elevate.

Un poeta può scrivere una poesia dalla mente vera e propria. Può scrivere una poesia dalla mente intuitiva. Può scrivere una poesia dalla mente superiore. Può scrivere una poesia dalla sovramente e persino dalla supermente. Ma quando un poeta entra in Sat-Chit-Ananda: Esistenza-Coscienza-Beatitudine, che è superiore a tutti i piani che ho menzionato, il poeta sente di aver coperto la distanza più lunga possibile. È come fare una telefonata interurbana.

Ma una volta raggiunto questo più alto piano di coscienza, il Signore Assoluto Poeta Supremo gli dice: "Mio poeta-bambino, ti sbagli, ti sbagli completamente. Una volta raggiunto Il Più Alto, una volta che diventi tutt'uno con l'Altissimo, l'inizio del tuo viaggio e Il Più Alto, non sono in due luoghi differenti: sono nello stesso luogo. Quindi, non è una conversazione telefonica di lunga distanza. Puoi dire che è una telefonata locale. In forza dell'immenso anelito del tuo cuore, tu come poeta hai raggiunto la massima altezza Una volta raggiunta la massima altezza, l'inizio del viaggio e la fine del viaggio diventano inseparabilmente uno.

“Mio figlio-poeta, voglio che tu canti con Me:
Non baratto nulla con il tempo e le azioni.
Il mio gioco cosmico è compiuto.
L'Uno Trascendentale io ero.
I Molti Universale io sono.
Io sono il Fiore-Anima
Della Mia Eternità.
Io sono la Fragranza del Cuore
Del mio infinito.”


16 ottobre 1990
Musikaliska Akademien
Stoccolma, Svezia